Raccomandazioni al Parlamento per la sessione invernale 2023

  • Sessione invernale 2023: Raccomandazioni al Parlamento
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Brevi raccomandazioni al Consiglio nazionale

22.479 11.12.2023

Iv. pa. Bendahan. Introdurre nella Costituzione federale il diritto all’integrità digitale

I bambini hanno un’«impronta digitale» sin dalla più tenera età, senza che facciano qualcosa. Il diritto all’integrità digitale è quindi molto importante soprattutto per i minori.

Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda di seguire la minoranza della Commissione dando seguito all’Iv. pa. Bendahan.

Ancora prima di sapere cosa siano i dati digitali, i bambini lasciano già numerose tracce digitali. Siccome non possono rilasciare un consenso libero e informato al trattamento dei dati, per loro il diritto all’integrità digitale è particolarmente importante. La proposta di completare l’art. 10 cpv. 2 Cost. con un diritto all’integrità digitale crea la base legale per migliorare la protezione dei minori nel mondo digitale.
21.504 19.12.2023

Iv. pa. CIP-CN. Garantire la prassi dei casi di rigore secondo l’articolo 50 LStrI in caso di violenza nel matrimonio

La paura di perdere il permesso di dimora non deve indurre un genitore vittima di violenza domestica a continuare a subire violenza e a farla subire ai figli. L’articolo 50 LStrI va pertanto modificato.

Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda di adottare il disegno di modifica della Legge federale sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI), seguendo la maggioranza della Commissione.

Oggi i bambini di nazionalità straniera, i cui genitori si separano in seguito a violenza domestica, possono dover lasciare la Svizzera. La cerchia di persone che, in queste situazioni, ha diritto al rilascio e alla proroga del permesso di dimora è troppo restrittiva. Spesso per i diretti interessati è difficile fornire una prova sufficiente della violenza domestica. Per non rischiare l’espulsione, le vittime continuano così a subire violenza e a farla subire ai figli. La violenza esercita una forte pressione sui minori e può comprometterne lo sviluppo sano. Il progetto della maggioranza della Commissione li protegge. Le proposte della minoranza che indeboliscono tale protezione vanno respinte.
23.4311 19.12.2023

Mo. CPS-CN. Creazione di una base costituzionale intesa a disciplinare a livello federale lo scambio di dati di polizia

La pedocriminalità su Internet non conosce confini cantonali o nazionali. La creazione di una base nella Costituzione federale consentirà agli organi di polizia di tutti i Cantoni un rapido scambio di dati a livello intercantonale.

Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda di seguire la Commissione e di accogliere la mozione.

Per lottare il più efficacemente possibile contro la violenza sui minori occorre agevolare il lavoro di polizia dei Cantoni semplificando lo scambio di dati. Il Parlamento ha già incaricato il Consiglio federale di garantire lo scambio dei dati di polizia. Vista la loro sovranità in materia di polizia, i Cantoni non sono tuttavia tenuti a partecipare alla piattaforma nazionale di ricerca di polizia (PO-LAP), creata dalla Confederazione. Per garantire che i dati di polizia siano accessibili in tutta la Svizzera, occorre una nuova base costituzionale.
18.434 22.12.2023

Iv. pa. Amherd. Rendere finalmente perseguibile l'adescamento in rete di minorenni

I bambini devono essere protetti dai reati penali sessuali commessi tramite adescamento in Internet. Per poter garantire tale protezione attuando l’Iv. pa., è necessario prorogarne il termine di trattazione.

Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda di prorogare nuovamente il termine per la trattazione dell’Iv. pa.

L’adescamento di minorenni a scopo sessuale sui portali di comunicazione in Internet viola l’integrità sessuale e psichica delle giovani vittime ancora prima di un eventuale incontro con l’autore, che tra l’altro non sempre mira a incontrarle. Spesso, infatti, si accontenta di fotografie e video che i bambini e gli adolescenti gli inviano su sua istigazione dopo essere riuscito a instaurare con loro una relazione abusiva su Internet. In occasione della revisione del diritto penale in materia sessuale (18.043) era stata discussa una nuova fattispecie penale, respinta nella fase di appianamento delle divergenze. Il problema dell’adescamento in rete resta però irrisolto. Circa la metà degli adolescenti indica di essere già stata bersaglio di richieste o di contenuti sessuali indesiderati su Internet. La proroga del termine darà alla commissione il tempo per elaborare un’attuazione dell’Iv. pa. sostenuta dalla maggioranza. Nella deliberazione finale sulla revisione del diritto penale in materia sessuale si è rimandato all’Iv. pa. Amherd ancora pendente. È quindi auspicato, oltre che urgente per proteggere i minori, un ulteriore esame della proposta.

Brevi raccomandazioni al Consiglio degli Stati

20.445 21.12.2023

Iv. pa. Suter. Cyberbullismo. Una nuova fattispecie penale

I bambini vittime di bullismo sono esposti a un’enorme sofferenza psichica, che nella peggiore delle ipotesi può spingerli al suicidio. Il diritto penale deve offrire una protezione che comprenda anche le forme digitali di tale reato.

Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda di seguire la forte minoranza della Commissione degli affari giuridici e di approvare l’Iv. pa. Suter.

Il bullismo è insopportabile per qualsiasi vittima, soprattutto per i minori. Ciò vale in particolare per il cyberbullismo: i contenuti sono accessibili alle vittime e spesso a un’ampia cerchia di persone 24 ore su 24, ed è praticamente impossibile cancellarli. Stando allo studio JAMES 2022, circa un terzo degli adolescenti ha affermato di essere già stato vittima di cyberbullismo. Nel suo rapporto del 19 ottobre 2022 (Po. CAG-CN 21.3969), il Consiglio federale costata che sussistono lacune nella punibilità del bullismo e del cyberbullismo. Non sono contemplati, per esempio, i post che, pur tormentando e screditando una persona, di per sé non raggiungono la soglia della punibilità. Tuttavia per le vittime, soprattutto per i bambini e gli adolescenti, questi atti sono molto pesanti. Il rapporto menzionato evidenzia che per il bullismo è possibile introdurre una fattispecie neutrale dal punto di vista tecnologico. L’approvazione di questa iniziativa parlamentare consentirà di esaminare accuratamente come formulare e collocare sistematicamente nel Codice penale tale fattispecie.
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